Doomscrolling, una delle parole più cercate del 2021.
Cos’è il Doomscrolling? Perché può essere dannoso per la nostra salute?
Il Doomscrolling è uno dei frutti di questa Pandemia che ha cambiato le vite di tutti noi.
Una pandemia che non è certo un’evento che si è preparati ad affrontare, in nessun modo.
Per questi gli ultimi anni ci anno messo a durissima prova sia fisicamente che psicologicamente.
L’incertezza e le fonti troppo ballerine hanno generato in noi un senso di instabilità che ci ha spinti a ricercare sempre più capillarmente notizie tramite social e siti di dubbia provenienza.
L’aumento del tempo trascorso davanti a smartphone, tablet e pc, unito al crescente senso di instabilità ha permesso di fare un focus importante proprio su un’abitudine preoccupante: il Doomscrolling.
Con il temine Doomscrolling si indica la tendenza a cercare in modo ossessivo cattive notizie online, scorrendo (scrolling) per informarci sulle sventure (dooms) che accadono nel Mondo.
Come potrete immaginare di questa abitudine sono state vittime in maniera particolare le persone già affette da forme più o meno lievi di depressione o ansia.
Il termine Doomscrolling o il suo sinomino Doomsurfing, sono neologismi coniati intorno al 2018/2019.
Cresciuti nel 2020 a causa della pandemia da Covid-19.
Nel 2021 si sono posizionati tra i termini più ricercati on line e nell’ Oxford Dictionary dove sono entrati di diritto.
Certo il termine con cui identificare questa tendenza sarà anche stato appena coniato, ma questa pratica tipicamente umana è sempre esistita: conoscete il Principio della Rana bollita?
La Rana bollita
Il principio della Rana bollita è stato ipotizzato dal filosofo Americano Noam Chomsky.
In realtà nell’idearlo immaginava di applicare questo principio al degrado della Società e ai Popoli che accettando passivamente, le vessazioni, la scomparsa dei valori, dell’etica e ne accettano di fatto la deriva.
Ma è un esempio che troverete calzante anche per tutte quelle situazioni non subito lampanti, che cambiano lentamente, quasi senza accorgercene, fino a diventare così soffocanti da indurci alla totale immobilità.
Vi spiego il principio della rana bollita
Immaginate una pentola piena di acqua fredda con dentro una rana che nuota liberamente.
Sotto la pentola il fuoco è acceso, pertanto l’acqua inizia lentamente a riscaldarsi.
L’acqua diventa tiepida e la rana la trova la temperatura molto gradevole.
La temperatura dell’acqua continua a salire.
Adesso l’acqua è calda, un pò più di quanto la rana non apprezzi, ma tuttavia non si spaventa.
Adesso l’acqua è davvero troppo calda, e la rana la trova molto sgradevole, ma essendosi indebolita, non ha la forza di reagire e saltare fuori dalla pentola.
La rana sopporta e non fa nulla per salvarsi.
La temperatura sale ancora, e la rana, semplicemente, finisce morta bollita.
Se però l’acqua nella pentola fosse stata già bollente, la rana non ci si sarebbe mai immersa, ma sarebbe saltata via immediatamente per salvarsi.
Il pricipio della rana bollita è tratto da "Media e Potere" di Noam Chomsky
Cosa significa tutto questo?
Che quando un cambiamento è sufficientemente lento da non essere percepito, sfugge alla coscienza e non suscita nessuna reazione, nessuna opposizione.
Può succedere anche di peggio, ovvero che si prende coscienza di esso quando ormai è troppo tardi per reagire.
Allo stesso modo, un’eccessiva esposizione ad eventi mediatici catastrofici o angoscianti, suscita comunque quelle sensazioni di immobilità e rassegnazione.
Anche se gli eventi non sono direttamente riconducibili a noi!
È pertanto di fondamentale importanza evitare pratiche come il Doomscrolling specialmente in forma passiva e abitudinaria.
È opportuno, invece, percepire le notizie, elaborarle e collocarle nel giusto gradino della scala delle priorità.
Scala nella quale ai primi posti devono esserci le pratiche e le abitudini che hanno effetti positivi sulla nostra vita e sul nostro umore.