Quella volta che Freddie Mercury diede lezioni di Marketing
Il Marketing: dal Vangelo secondo Ray Kroc ad oggi
Si Ray è sicuramente perseveranza, ma probabilmente un ruolo fondamentale gioca una vincente strategia di marketing!
Nell’immaginario collettivo McDonald rappresenta uno dei pilastri fondamentali che ha rivoluzionato totalmente il modo di fare marketing.
La strategia iniziale era ovviamente molto diversa da quella attualmente in uso, infatti in origine McDonald puntava sulla standardizzazione in chiave globale e la riproducibilità dei prodotti, ovunque e nel medesimo modo.
Oggi la comunicazione, le strategie, i prodotti e addirittura i packaging si intrecciano molto più a fondo con le differenti culture.
Insomma, i tempi cambiano, le esigenze pure ed è solo con flessibilità e spinta al cambiamento unita alla reazione forte alle critiche e agli attacchi, che il marketing di McDonald’s funziona ancora oggi!
Ma lasciamo un attimo da parte gli happy meal (Hamburger, Cheeseburger o Chicken McNuggets che siano) e torniamo a focalizzarci sul concetto di marketing.
Il marketing è una disciplina “Human centric” che si basa sullo studio dei consumatori in quanto Persone, per tale obiettivo è importante attingere dalla psicologia, dalla sociologia e dall’antropologia; inoltre occorre allenare l’empatia e la capacità di osservazione.
Se pensate ancora che il marketing non riguardi letteralmente qualsiasi cosa voi incontriate, facciate, leggiate o ascoltiate nella vostra vita, beh vi sbagliate di grosso!
Qualcuno potrebbe addirittura avere il coraggio di affermare che l’arte sia fuori da queste dinamiche, che sia pura e non scalfita da mere strategie di vendita e diffusione… Coff! Coff!
Non vorrei mai infrangere i vostri sogni, ma è ora di scendere dalla torre d’avorio.
L’arte, in tutte le sue forme, proprio per la sua natura rivoluzionaria, libera e prorompente è il mezzo più efficace per cambiare e influenzare le abitudini collettive!
Ti vedo, vuoi un esempio pratico! Don’t worry! Ecco a te!
The Queen of Marketing
Non devo spiegarti che sia Freddie Mercury? Ecco lui era un genio del marketing!
Ancora scettico?
Dunque, Molte aziende, nel corso degli anni, hanno dimostrato quanto, un logo d’impatto, possa risultare fondamentale per riscuotere successo sul mercato.
I Queen irruppero prepotentemente nell’immaginario collettivo, attraverso un nome altisonante e, decisamente, memorabile.
Breve, facile da pronunciare e memorizzare, impattante ed evocativo come pochi.
Grazie a Freddie Mercury, con l’evolversi dello stile musicale e l’affermazione via via più forte della loro identità artistica, cambiò anche il codice vestiario del gruppo. In questo modo, i Queen, divennero un’icona di stile, rivelando, questa, come una delle scelte di marketing più importanti fatte dal gruppo.
i Queen vengono riconosciuti come icone di stile e, le magnifiche pose e gran parte degli outfit proposti dal leader della band sul palco continuano a rimanere impressi nella mente delle persone, oltre a costituire sempre una validissima scelta nei travestimenti per Halloween e co.
I Queen furono tra i primi a dare la meritata importanza ai videoclip per promuovere la propria musica. Le scelte fatte dalla band in quest’ambito hanno dell’iconico. Il video di Bohemian Rhapsody ne è un esempio lampante che, ad oggi, viene ricordato come uno dei video ufficiali più evocativi nella storia della musica moderna; venendo riconosciuto come apri pista per i videoclip sopraggiunti anni dopo.
In ultimo il biopic campione d’incassi, Bohemian Rhapsody!
Ti ho convinto?
Se dopo aver letto questo articolo anche tu inizierai a ricercare strategie di marketing in ogni cosa, sei sulla strada giusta, ma ricorda le 4 regole fondamentali per riconoscere e costruire un piano marketing efficace:
Fase 1. Analisi e ricerca
Come prima cosa bisogna comprendere lo scenario in cui si opera e raccogliere tutti gli elementi che possono aiutarci a prevedere gli scenari futuri.
Quanto più riusciamo a ridurre l’incertezza connaturata al mercato in cui operiamo, tanto più efficace risulterà il nostro piano di marketing. E in che modo lo si può fare?
Uno strumento datato ma sempre valido è l’analisi SWOT, dove sono sintetizzati punti di forza, punti di debolezza, minacce e opportunità dell’oggetto del nostro piano di marketing. Oppure l’analisi dei competitor che ci aiuta a capire in quale direzione si stanno muovendo i nostri concorrenti e quali strade possiamo battere per differenziarci da loro.
Fase 2. Strategia
Per dare piena efficacia alla nostra attività di pianificazione, dobbiamo organizzare gli obiettivi gerarchicamente, per ordine di priorità, ed essere espressi in termini quantitativi.
Dovranno anche, e soprattutto, essere realistici e raggiungibili. In una parola sola, dovranno essere SMART.
Questa fase è anche nota come “definizione del marketing mix”, ed è l’ultima che precede quelle di stampo più operativo.
Il primo a teorizzare le leve, o gli strumenti operativi, a disposizione dell’azienda per il conseguimento dei propri obiettivi di marketing è stato Jerome McCarthy, con le sue 4 P del marketing mix: Product, Price, Promotion e Place.
Per il momento, ciò che ci interessa sapere è che in questa fase si definiscono punti cruciali lato marketing come il prezzo, la distribuzione, eventuali promozioni e pubblicità, e gli elementi distintivi della comunicazione come identità visiva, linguaggio e tono di voce.
Ed è sempre in questa fase che si comincia anche a parlare di numeri, con la ripartizione dei budget e delle risorse assegnate a ciascuna delle attività pianificate.
Fase 3. Azione
Definiti gli obiettivi, gli strumenti e i tratti distintivi della nostra campagna non resta che partire. Questa è la fase delle azioni vere e proprie, da lanciare non prima di aver stabilito tempistiche e personale responsabile per ciascuna attività.
Fase 4. Controllo
In contemporanea con il lancio delle attività inizia anche il monitoraggio, che è bene protrarre anche dopo la conclusione della campagna per tenere traccia di eventuali evoluzioni nel lungo periodo. Rispetto a qualche anno fa, la mole di informazioni messa a nostra disposizione dai nuovi strumenti digital fa sì che il monitoraggio avvenga su tempi estremamente ridotti, quasi in real-time.
È importante che nel piano di marketing siano individuati con precisione i KPI (Key Performance Indicators) che saranno utilizzati per valutare gli effetti delle azioni di marketing, al fine di giungere a una valutazione dell’investimento quanto più precisa e puntuale possibile.
Ci sono tantissimi argomenti da approfondire, lo faremo nei prossimi articoli!
Ecco cosa abbiamo scritto sui Branded Podcast.