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Francesca Pedico

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Doomscrolling, una delle parole più cercate del 2021.

Cos’è il Doomscrolling? Perché può essere dannoso per la nostra salute?

Il Doomscrolling è uno dei frutti di questa Pandemia che ha cambiato le vite di tutti noi.

Una pandemia che non è certo un’evento che si è preparati ad affrontare, in nessun modo.

Per questi gli ultimi anni ci anno messo a durissima prova sia fisicamente che psicologicamente.

L’incertezza e le fonti troppo ballerine hanno generato in noi un senso di instabilità che ci ha spinti a ricercare sempre più capillarmente notizie tramite social e siti di dubbia provenienza.

L’aumento del tempo trascorso davanti a smartphone, tablet e pc, unito al crescente senso di instabilità ha permesso di fare un focus importante proprio su un’abitudine preoccupante: il Doomscrolling.

doomscrolling

Con il temine Doomscrolling si indica la tendenza a cercare in modo ossessivo cattive notizie online, scorrendo (scrolling) per informarci sulle sventure (dooms) che accadono nel Mondo. 

Come potrete immaginare di questa abitudine sono state vittime in maniera particolare le persone già affette da forme più o meno lievi di depressione o ansia.

Il termine Doomscrolling o il suo sinomino Doomsurfing, sono neologismi coniati intorno al 2018/2019.

Cresciuti nel 2020 a causa della pandemia da Covid-19.

Nel 2021 si sono posizionati tra i termini più ricercati on line e nell’ Oxford Dictionary dove sono entrati di diritto.

Certo il termine con cui identificare questa tendenza sarà anche stato appena coniato, ma questa pratica tipicamente umana è sempre esistita: conoscete il Principio della Rana bollita?

La Rana bollita

Il principio della Rana bollita è stato ipotizzato dal filosofo Americano Noam Chomsky.

In realtà nell’idearlo immaginava di applicare questo principio al degrado della Società e ai Popoli che accettando passivamente, le vessazioni, la scomparsa dei valori, dell’etica e ne accettano di fatto la deriva.

Ma è un esempio che troverete calzante anche per tutte quelle situazioni non subito lampanti, che cambiano lentamente, quasi senza accorgercene, fino a diventare così soffocanti da indurci alla totale immobilità.

Vi spiego il principio della rana bollita

Immaginate una pentola piena di acqua fredda con dentro una rana che nuota liberamente.

Sotto la pentola il fuoco è acceso, pertanto l’acqua inizia lentamente a riscaldarsi.

L’acqua diventa tiepida e la rana la trova la temperatura molto gradevole.

La temperatura dell’acqua continua a salire.

Adesso l’acqua è calda, un pò più di quanto la rana non apprezzi, ma tuttavia non si spaventa.

Adesso l’acqua è davvero troppo calda, e la rana la trova molto sgradevole, ma essendosi indebolita, non ha la forza di reagire e saltare fuori dalla pentola.

La rana sopporta e non fa nulla per salvarsi.

La temperatura sale ancora, e la rana, semplicemente, finisce morta bollita.

Se però l’acqua nella pentola fosse stata già bollente, la rana non ci si sarebbe mai immersa, ma sarebbe saltata via immediatamente per salvarsi.

Il pricipio della rana bollita è tratto da "Media e Potere" di Noam Chomsky

Cosa significa tutto questo?

Che quando un cambiamento è sufficientemente lento da non essere percepito, sfugge alla coscienza e non suscita nessuna reazione, nessuna opposizione.

Può succedere anche di peggio, ovvero che si prende coscienza di esso quando ormai è troppo tardi per reagire.

Allo stesso modo, un’eccessiva esposizione ad eventi mediatici catastrofici o angoscianti, suscita comunque quelle sensazioni di immobilità e rassegnazione.

Anche se gli eventi non sono direttamente riconducibili a noi!

È pertanto di fondamentale importanza evitare pratiche come il Doomscrolling specialmente in forma passiva e abitudinaria.

È opportuno, invece, percepire le notizie, elaborarle e collocarle nel giusto gradino della scala delle priorità.

Scala nella quale ai primi posti devono esserci le pratiche e le abitudini che hanno effetti positivi sulla nostra vita e sul nostro umore.


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Tecnologia: cosa dobbiamo aspettarci dal futuro?

Il nostro mondo è molto diverso da come è stato immaginato nel passato?

Se parliamo di tecnologia, non possiamo non citare un film del 1927 in cui il regista, sceneggiatore e scrittore Fritz Lang immaginò la vita del 2026. 

La città di Metropolis è suddivisa in due: in superficie vediamo il glamour del futuro carico di luci, di architettura sofisticata e di ardite costruzioni ingegneristiche, mentre nel sottosuolo si cela la forza lavoro che mantiene tutto in funzione, incarnata da operai alienati, edifici spogli e il tripudio della meccanica industriale. 

A distanza di quasi un secolo, le invenzioni di Lang sembrano quasi ingenue, ma ricordiamo che proprio in “Metropolis” c’è uno dei primi prototipi del moderno cyborg, in versione art decò.

Magari la realtà che viviamo non è perfettamente sovrapponibile a quella ipotizzata con grande fantasia in film e libri del passato, ma forse non si discosta poi troppo.

Negli ultimi 20 anni siamo stati travolti da un’escalation di innovazione tecnologica ritrovandoci a vivere in ecosistemi altamente interconnessi. 

Lo smartphone si è evoluto, diventando una vera e propria appendice con la quale filtriamo, leggiamo e condividiamo il nostro mondo.

Ma ripercorriamo insieme gli ultimi 20 anni dell’evoluzione della tecnologia… HERE WE GO!

La tecnologia dal 2000 al 2022

2000

  • Dean Kamen inventa la prima macchina di trasporto auto-bilanciata a propulsione elettrica: il Segway!
  • Internet inizia a diffondersi capillarmente raggiungendo anche le abitazioni private per uso domestico.
  • La tecnologia Bluetooth diventata operativa. Oggi è parte integrante della nostra quotidianità: un ponte invisibile che permette di far dialogare i dispositivi anche in assenza di connessione internet. 

2001

  • Nasce Wikipedia, l’enciclopedia gratuita basata sulla partecipazione dal basso degli utenti e sulle revisioni della community che si regge solo grazie alle donazioni e che ha rivoluzionato completamente il sistema di ricerca online.

  • Steve Jobs cambia in mondo con iPod. Il lettore digitale ha rivoluzionato totalmente la modalità di fruizione della musica mandando in pensione i lettori cd portatili. Nonostante il grande successo è uscito di scena il 9 settembre 2014, pare per mancanza di reperibilità dei componenti necessari alla sua fabbricazione.

2002

  • Vince il premio della rivista Time come «migliore invenzione dell’anno», Evra il primo cerotto anticoncezionale.

  • Ryan Patterson crea il Braille Glove, un dispositivo che rileva i movimenti della mano di chi lo indossa e li trasmette in modalità wireless a un minuscolo monitor portatile, dove appaiono come parole, un’invenzione utile per supportare persone con disabilità.

2003

  • Reid Hoffman e Allen Blue lanciano LinkedIn, ispirati dalla teoria dei sei gradi di separazione di Stanley Milgram.

  • Aumentano gli acquisti della Toyota Prius la più venduta tra le vetture ibride al mondo.

  • Nasce Skype il primo servizio alternativo al telefono e in grado di far conversare, gratuitamente e faccia a faccia, utenti che si trovavano in nazioni o continenti diversi. Una rivoluzione.

2004

  • Nasce Facebook, inizialmente creato il 4 febbraio come servizio gratuito universitario e successivamente ampliato a scopo commerciale, oggi posseduto e gestito dalla società Meta, recente evoluzione di Facebook Inc.

2005

  • Youtube è realtà! Con il primo video caricato “Me at the zoo”, che riprendeva uno dei fondatori della piattaforma davanti al recinto degli elefanti, nasce il mezzo che ha permesso al video di diventare il format prevalente e maggiormente diffuso. I contenuti generati dagli utenti sono diventati una forma di espressione capace di rivoluzionare l’intero sistema dei media e di produrre vere forme di sostentamento.

  • Google Maps, come molte innovazioni tecnologiche, rappresenta un punto fermo in un percorso in evoluzione. Un servizio che ha cambiato per sempre il modo di consultare una mappa e, più in generale, di scegliere come muoversi.

2006

  • La CuteCircuit inventa la Hug Shirt (la maglietta dell’abbraccio), una maglia che, indossata, permette di sentire il caloroso abbraccio di una persona distante. Quando qualcuno invia un abbraccio virtuale, il cellulare riceve il messaggio e lo trasmette tramite Bluetooth alla maglietta la quale, automaticamente, riproduce il calore, la pressione e la lunghezza dell’abbraccio, nonché i battiti cardiaci del mittente.

  • Pensate che gli AirTag della Apple siano un’innovazione? Vi sbagliate prima di loro c’era Loc8tor che associando dei dispositivi elettronici agli oggetti permetteva di localizzarli sul display indicandone la posizione.

2007

  • Apple lancia il suo primo i-Phone! Il primo smartphone capace di avere un’eco globale! E pensare che all’inizio alcuni concorrenti avevano irriso Steve Jobs: “Chi mai comprerà un telefono senza tastierino?”.

  • Amazon rilascia Kindle il primo e-reader al mondo. Il dispositivo si basa su una particolare tecnologia denominata “inchiostro elettronico”, pensata proprio per imitare l’aspetto dell’inchiostro su un normale foglio di carta. Questo tipo di innovazione permette al lettore di leggere per molte ore, senza affaticare la vista.

2008

  • I tessuti super tecnologici sono il grande filo conduttore di molte delle ricerche del 2008. Nel settore della comunicazione, per esempio, si arriva al telefono da indossare. Si chiama M-dress ed è un morbido e pratico cellulare: “m-dress” sta per mobile-phone-dress. Se ve lo state chiedendo, si l’azienda produttrice è la CuteCircuit, la stessa della maglietta dell’abbraccio.

  • Babak Parviz inventa una lente a contatto incorporata con LED ad energia solare e un ricevitore a radiofrequenza. Inizialmente sviluppate per comunicare in modalità wireless informazioni mediche sulla salute degli occhi e di chi le indossa. Tuttavia, altre applicazioni furono presto idealizzate dallo stesso inventore, per esempio le società di videogiochi avrebbero potuto utilizzare le lenti a contatto per immergere completamente i giocatori in un mondo virtuale senza limitare la loro gamma di movimento.

2009

  • Un anonimo inventore (o gruppo di inventori), noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, inventa una criptovaluta e un sistema di pagamento valutario internazionale: il Bitcoin!

2010

  • Steve Jobs ha preso un’idea che altri avevano avuto prima di lui e che avevano già abbandonato ritenendola fallimentare, l’ha resa bella, facile e intuitiva da utilizzare e l’ha trasformata in un successo: l’i-Pad!
  • L’azienda cinese, Shenzhen Huashi Future Parking Equipment progetta un autobus sopraelevato alto circa 3 metri da terra e largo quanto due normali corsie stradali che passa al di sopra delle auto e permette alle auto di passargli sotto.

  • Kevin Systrom e Mike Krieger, lanciano Instagram.

2011

  • Sono l’interfaccia più popolare tra gli utenti e l’intelligenza artificiale: gli assistenti digitali rispondono in modo sempre più naturale alle indicazioni umane. Il primo, Siri di Apple, è arrivato nel 2011. E da allora i comandi vocali sono usciti dagli smartphone per approdare (potenzialmente) ovunque.

  • Il mercato della mobilità globale viene travolto dalla piattaforma Uber.

2012

  • Google annuncia che il suo veicolo completamente autonomo ha percorso 300 mila miglia su strade cittadine, senza alcun incidente. 

  • Se c’è un’automobile che merita di finire in un lista di innovazioni tecnologiche e gadget quell’auto è certamente la Tesla Model S con la quale l’azienda di Elon Musk ha rivoluzionato le strutture tradizionali del mercato dell’auto e soprattutto della produzione e della distribuzione. 

2013

  • Viene lanciata sul mercato Xbox One, la console per videogiochi prodotta da Microsoft.

  • L’azienda WobbleWorks produce 3Doodler, un nuovo tipo di penna capace di fare scarabocchi in tre dimensioni invece di due. Funziona come una stampante 3d, con fusione e raffreddamento della plastica colorata per creare strutture autoportanti rigide in qualsiasi forma immaginabile.

  • Google X (oggi X) sviluppa i Google Glass, un paio di occhiali dotati di realtà aumentata, tramite i quali è possibile visualizzare informazioni come sugli smartphone senza l’uso delle mani, ma tramite l’uso di comandi vocali.

2014

  • Apple produce il dispositivo più personale mai creato, l’Apple Watch che unisce la tecnologia di un computer con la comodità di un orologio. Oltre a fornire l’ora, è in grado di inviare messaggi, dare indicazioni stradali, informazioni sul peso e sulla salute, di effettuare pagamenti.
  • Presentato a giugno dalla società giapponese SoftBank, si chiama Pepper ed è il primo robot in grado di leggere le emozioni umane. Pepper riesce a riconoscere “dal 70% al 80% delle conversazioni spontanee” ed è quindi un “robot emozionale”.

  • Alexa, lanciata da Amazon, è l’assistente virtuale che più di ogni altra ha saputo conquistare il pubblico e affermarsi sui media.

2015

  • Blue Origin e SpaceX riescono a mandare in orbita un razzo e a farlo atterrare. È l’inizio di una nuova corsa, questa volta privata, allo spazio, della quale si è avvantaggiata soprattutto SpaceX, diventata solida partner della Nasa. Guarda qui per saperne di più sul film Don’t Look Up!
  • Arrivano sul mercato i primi dispositivi di largo consumo con porte USB-C. Il nuovo standard è più veloce, sicuro, basato su un connettore universale che si può inserire in una presa a occhi chiusi e al primo colpo senza invocare la dea bendata. 

2016

  • La cinese DJI avvia la commercializzazione del Mavic Pro, un drone per le riprese video che, grazie a un prezzo relativamente contenuto e alla sua forma compatta e facile da trasportare, ha drasticamente abbassato la soglia di accesso al mercato dei quadricotteri.

  • Pokèmon Go, il gioco di Niantic, esploso come fenomeno virale a livello globale, è stato il battesimo del fuoco per la realtà aumentata.

  • Viene lanciato un nuovo social network cinese, musical.ly che cambierà il suo nome in TikTok.

2017

  • Nintendo lancia la Switch, un ibrido che permette di giocare tanto in mobilità quanto connessi a un televisore, con la quale riesce a rivoluzionare il concetto di gaming con una scommessa rischiosa ma vincente.

  • Apple lancia sul mercato il suo iPhoneX, il primo smartphone ad utilizzare il FaceID, il sistema di riconoscimento facciale

2018

  • Facebook, in partnership con Qualcomm and Xiaomi, produce Oculus Go, l’evoluto visore per la realtà virtuale, un dispositivo standalone che non necessita più di un costosissimo computer di fascia alta per reggere le sue alte performance.

  • La Boston Dynamics produce un robot con le sembianze di un cane cyborg che fa impazzire il web con la sua performance di ballo sulle note di Uptown Funk di Bruno Mars. Guarda il video qui!

2019

  • Le reti 5G muovono i primi passi. Le nuove reti, grazie non solo alla maggior velocità di trasmissione, ma anche alla latenza bassissima del segnale, apriranno nuove frontiere per industrie non strettamente legate all’elettronica di consumo.

  • Google annuncia di aver raggiunto la “quantum supremacy”: un processore che obbedisce alle leggi della meccanica quantistica è riuscito a svolgere un’operazione ritenuta impossibile per i computer tradizionali

  • Google rilascia Stadia, una piattaforma di cloud gaming grazie alla quale è possibile giocare in streaming su vari dispositivi.

2020

  •  Sony Interactive Entertainment annunciata la nuova console per videogiochi PlayStation 5.
  • Samsung produce The Sero il televisore che si mette in verticale. Una delle caratteristiche eccezionali di The Sero è la sua capacità di mirroring dello smartphone che consente di trasmettere i contenuti in modalità verticale.

2021

  • Microsoft inizia una partnership con il colosso dei motori, General Motors (GM). Il loro obiettivo è di velocizzare la commercializzazione dei veicoli a guida autonoma.

  • All’Università di Copenaghen hanno studiato e messo appunto un nuovo algoritmo di Intelligenza Artificiale che analizzando i dati dei pazienti, è in grado di valutare coloro che hanno meno probabilità di sopravvivere al covid-19. Permette così di intervenire tempestivamente. Ma ciò a cui si punta maggiormente è, grazie a questi dati, di stabilire al meglio la priorità nel piano vaccini.

2022…Parleremo ancora di tecnologia?

Chissà cosa ci regalerà questo nuovo anno, viaggi spaziali e pause caffè nel metaverso? Una maggiore centralità dei robot? Treni superveloci e macchine volanti?

L’anno è iniziato da soli pochi giorni e già siamo curiosi di scoprire come si evolverà la nostra vita per poi scoprire che forse non è così diversa da quella immaginata in Metropolis un secolo fa!

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Quella volta che Freddie Mercury diede lezioni di Marketing

Il Marketing: dal Vangelo secondo Ray Kroc ad oggi

Si Ray è sicuramente perseveranza, ma probabilmente un ruolo fondamentale gioca una vincente strategia di marketing!

Nell’immaginario collettivo McDonald rappresenta uno dei pilastri fondamentali che ha rivoluzionato totalmente il modo di fare marketing.

La strategia iniziale era ovviamente molto diversa da quella attualmente in uso, infatti in origine McDonald puntava sulla standardizzazione in chiave globale e la riproducibilità dei prodotti, ovunque e nel medesimo modo. 

Oggi la comunicazione, le strategie, i prodotti e addirittura i packaging si intrecciano molto più a fondo con le differenti culture. 

Insomma, i tempi cambiano, le esigenze pure ed è solo con flessibilità e spinta al cambiamento unita alla reazione forte alle critiche e agli attacchi, che il marketing di McDonald’s funziona ancora oggi!

Ma lasciamo un attimo da parte gli happy meal (Hamburger, Cheeseburger o Chicken McNuggets che siano) e torniamo a focalizzarci sul concetto di marketing.

Il marketing è una disciplina “Human centric” che si basa sullo studio dei consumatori in quanto Persone, per tale obiettivo è importante attingere dalla psicologia, dalla sociologia e dall’antropologia; inoltre occorre allenare l’empatia e la capacità di osservazione.

Se pensate ancora che il marketing non riguardi letteralmente qualsiasi cosa voi incontriate, facciate, leggiate o ascoltiate nella vostra vita, beh vi sbagliate di grosso!

Qualcuno potrebbe addirittura avere il coraggio di affermare che l’arte sia fuori da queste dinamiche, che sia pura e non scalfita da mere strategie di vendita e diffusione… Coff! Coff! 

Non vorrei mai infrangere i vostri sogni, ma è ora di scendere dalla torre d’avorio. 

L’arte, in tutte le sue forme, proprio per la sua natura rivoluzionaria, libera e prorompente è il mezzo più efficace per cambiare e influenzare le abitudini collettive!

Ti vedo, vuoi un esempio pratico! Don’t worry! Ecco a te!

The Queen of Marketing

Non devo spiegarti che sia Freddie Mercury? Ecco lui era un genio del marketing!

Ancora scettico? 

Dunque, Molte aziende, nel corso degli anni, hanno dimostrato quanto, un logo d’impatto, possa risultare fondamentale per riscuotere successo sul mercato.

I Queen irruppero prepotentemente nell’immaginario collettivo, attraverso un nome altisonante e, decisamente, memorabile.

Breve, facile da pronunciare e memorizzare, impattante ed evocativo come pochi.

Grazie a Freddie Mercury, con l’evolversi dello stile musicale e l’affermazione via via più forte della loro identità artistica, cambiò anche il codice vestiario del gruppo. In questo modo, i Queen, divennero un’icona di stile, rivelando, questa, come una delle scelte di marketing più importanti fatte dal gruppo.

i Queen vengono riconosciuti come icone di stile e, le magnifiche pose e gran parte degli outfit proposti dal leader della band sul palco continuano a rimanere impressi nella mente delle persone, oltre a costituire sempre una validissima scelta nei travestimenti per Halloween e co.

I Queen furono tra i primi a dare la meritata importanza ai videoclip per promuovere la propria musica. Le scelte fatte dalla band in quest’ambito hanno dell’iconico. Il video di Bohemian Rhapsody ne è un esempio lampante che, ad oggi, viene ricordato come uno dei video ufficiali più evocativi nella storia della musica moderna; venendo riconosciuto come apri pista per i videoclip sopraggiunti anni dopo.

In ultimo il biopic campione d’incassi,  Bohemian Rhapsody!

Ti ho convinto? 

Se dopo aver letto questo articolo anche tu inizierai a ricercare strategie di marketing in ogni cosa, sei sulla strada giusta, ma ricorda le 4 regole fondamentali per riconoscere e costruire un piano marketing efficace:

Fase 1. Analisi e ricerca

raccolta e analisi dei dati

Come prima cosa bisogna comprendere lo scenario in cui si opera e raccogliere tutti gli elementi che possono aiutarci a prevedere gli scenari futuri.

Quanto più riusciamo a ridurre l’incertezza connaturata al mercato in cui operiamo, tanto più efficace risulterà il nostro piano di marketing. E in che modo lo si può fare?

Uno strumento datato ma sempre valido è l’analisi SWOT, dove sono sintetizzati punti di forza, punti di debolezza, minacce e opportunità dell’oggetto del nostro piano di marketing. Oppure l’analisi dei competitor che ci aiuta a capire in quale direzione si stanno muovendo i nostri concorrenti e quali strade possiamo battere per differenziarci da loro.

Fase 2. Strategia

marketing strategico e operativo

Per dare piena efficacia alla nostra attività di pianificazione, dobbiamo organizzare gli obiettivi gerarchicamente, per ordine di priorità, ed essere espressi in termini quantitativi. 

Dovranno anche, e soprattutto, essere realistici e raggiungibili. In una parola sola, dovranno essere SMART.

Questa fase è anche nota come “definizione del marketing mix”, ed è l’ultima che precede quelle di stampo più operativo.

Il primo a teorizzare le leve, o gli strumenti operativi, a disposizione dell’azienda per il conseguimento dei propri obiettivi di marketing è stato Jerome McCarthy, con le sue 4 P del marketing mix: Product, Price, Promotion e Place

Per il momento, ciò che ci interessa sapere è che in questa fase si definiscono punti cruciali lato marketing come il prezzo, la distribuzione, eventuali promozioni e pubblicità, e gli elementi distintivi della comunicazione come identità visiva, linguaggio e tono di voce.

Ed è sempre in questa fase che si comincia anche a parlare di numeri, con la ripartizione dei budget e delle risorse assegnate a ciascuna delle attività pianificate.

Fase 3. Azione

strategie marketing instagram

Definiti gli obiettivi, gli strumenti e i tratti distintivi della nostra campagna non resta che partire. Questa è la fase delle azioni vere e proprie, da lanciare non prima di aver stabilito tempistiche e personale responsabile per ciascuna attività.

Fase 4. Controllo

In contemporanea con il lancio delle attività inizia anche il monitoraggio, che è bene protrarre anche dopo la conclusione della campagna per tenere traccia di eventuali evoluzioni nel lungo periodo. Rispetto a qualche anno fa, la mole di informazioni messa a nostra disposizione dai nuovi strumenti digital fa sì che il monitoraggio avvenga su tempi estremamente ridotti, quasi in real-time.

strategie marketing

È importante che nel piano di marketing siano individuati con precisione i KPI (Key Performance Indicators) che saranno utilizzati per valutare gli effetti delle azioni di marketing, al fine di giungere a una valutazione dell’investimento quanto più precisa e puntuale possibile.

Ci sono tantissimi argomenti da approfondire, lo faremo nei prossimi articoli!

Ecco cosa abbiamo scritto sui Branded Podcast.

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