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Marketing Nostalgia: i Millenials ne sanno qualcosa

2007. Sei a scuola e guardi fuori dalla finestra. Su una nuvola c’è scritto: “Nel 2022 Likeabee ti farà rivivere alcuni momenti con un articolo sul Marketing Nostalgia“.

Ed eccoci qui!

Ma cos’è il Marketing Nostalgia?

Ricordate i Blockbuster? Quanti di noi hanno noleggiato un film, da brave persone civili e lo hanno restituito in tempo?

blockbuster esistono

Spero in tanti.

In ogni caso, a me parlando di Blockbuster mi è scesa la lacrimuccia.

… Ora che mi sono ripresa, vi annuncio una notizia grandiosa: il brand Oreo ha preso il controllo dell’ultimo Blockbuster in piedi per promuovere il ritorno delle sue torte Cakesters.

Puoi trovare qui le nostre news sul Marketing e Neuromarketing.

2007: Oreo e feels

marketing nostalgia

Siamo in Oregon e il brand Oreo ha allestito il negozio con un cartello “It’s 2007 All Over Again”, mentre l’esterno è decorato con poster di film che prendono in giro i generi più popolari venduti da Blockbuster.

Ogni confezione delle torte da forno sono formato VHS con sopra le stampe delle locandine poste fuori dallo store.

L’idea alla base è far ritornare sul mercato le Cakesters con una strategia basata su una comunicazione persuasiva ed ironica per raggiungere più target.

Marketing Nostalgia: che canaglia!

Il criterio alla base di questa strategia di marketing è sicuramente da rintracciare nel concetto della nostalgia.

La nostalgia per i decenni passati e in particolar modo quelli vissuti appieno dai Millennials e per metà dalla Generazione Z.

Tale mossa del brand dolciario, si dimostra essere una strategia di marketing efficace, considerando anche il periodo pandemico che stiamo vivendo.

La triste realtà odierna è sostituita per un attimo dalla dolcezza delle torte Cakesters e dai ricordi degli anni ’90 e dei primi anni 2000, in cui la scuola e i compiti di matematica erano i nostri unici problemi. La campagna Cakesters si allinea anche con la rinascita del marketing esperienziale che cerca di immergere i consumatori in una particolare vibrazione o atmosfera, in questo caso la ricerca di VHS a noleggio che contengono lo snack ripieno di crema, che si è trasformato in uno dei migliori dolci confezionati, dopo essere andato fuori produzione 10 anni fa.

Non è finita qui.

Altri brand hanno giocato molto sulla nostalgia e hanno fatto affidamento sull’attaccamento ai tempi ormai andati, ma soprattutto alla cultura pop.

Un esempio? Airbnb, che durante le vacanze ha affittato la casa di Chicago dell’originale “Home Alone” per una notte. Nel 2020, il sito di home-sharing ha offerto un pigiama party nella stessa sede Blockbuster con cui Oreo sta lavorando.

E tu, sapevi di tutte queste novità nostalgiche?

Facci sapere qui sotto nei commenti!

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Cose che non sapevi sul Branded Podcast

Conoscete sicuramente lo Spotify Wrapped 2021!

Per caso siete gli utenti che hanno ascoltato più podcast?

Non è una novità, che stia aumentando l’adozione del linguaggio audio, per ottimizzare la propria digital strategy e rendere sempre più evidente la Brand Identity.

podcast da ascoltare

Da BBC a Will Ita, da Sky TG24 al professionista di un determinato settore… tutti loro hanno un obiettivo in comune: posizionarsi online aderendo ai trend del momento. Il modo migliore per farlo non è solo aprirsi un profilo social o contattare il migliore web designer per il proprio sito web, ma è anche fornire un ulteriore servizio, quale è il branded podcast.

La mattina in metro, sotto la doccia o in macchina, il Branded Podcast è un’ottima modalità d’intrattenimento e funzionale all’informazione.

Ma cos’è un Branded Podcast?

Se non sapete cosa sia, non c’è nessun problema, lo approfondiremo insieme. Partiamo dalle basi.

Branded Podcast: non solo audio

Il branded podcast è lo strumento audio di marketing, nonché un servizio utile per tutte quelle realtà aziendali che desiderano dare un boost alla loro comunicazione diretta e rivolta ai consumatori e clienti. Un podcast è, quindi, una forma di Content Marketing che va oltre il semplice comunicare un qualcosa.

Il Branded Podcast si inserisce all’interno di un ecosistema autentico e lineare ricco di contenuti che non assomigliano per niente alla pubblicità invadente e ripetitiva.

Ricapitolando, il Brandend Podcast è lo storytelling dei brand in formato audio ed il primo di una lunga serie è stato “The Message”.

Clicca qui per saperne di più sul Marketing

Da cosa nasce?

Siamo nel 2015, quando Andy Goldberg (l’allora creative director di General Electric) ebbe un’intuizione che portò alla nascita di uno dei mezzi più innovativi e più usati dalle aziende: il branded podcast.

Per il direttore creativo, la voce è un mezzo fondamentale che avrebbe potuto dare un valore aggiunto alla comunicazione digitale per raggiungere e fidelizzare potenziali consumatori interessati.

L’intento non è solo raggiungere il target, ma è soprattutto far comprendere quali sono i valori e principi che muovono il mondo all’interno dei Brand.

Le origini del Branded Podcast: The Message

The Message è stato il primo podcast, nonché un format molto interessante, i cui contenuti si discostano dall’azienda che rappresenta General Electric (brand di riferimento). Infatti, l’azienda è un B2B, ma “The Message” è una science-fiction podcast.

Dura 8 episodi e si racconta la storia di un gruppo di crittografi che analizzano l’interazione tra alieni mediante dei messaggi. Lo fanno, attraverso una serie di tecnologie realmente sviluppate e vendute, per l’appunto, dall’azienda General Electric.

Figo, no?

Come si definisce un Branded Podcast?

branded podcast esempi

Il branded podcast è correlato alla brand identity di un’azienda, che normalmente siamo abituati a immaginare come un visual con un logo ed un nome che esprimono la personalità, i valori e i principi di un marchio.

E se ti dicessi, che può essere percepito tutto ciò anche da un podcast con una voce narrante? Sì, è proprio così.

Seguendo la logica del “Content is King” e OBE ha definito così il branded podcast:

“un contenuto editoriale originale in audio, fruibile on-demand, ideato, realizzato e finanziato da un brand. È distribuito sulle properties digitali del committente e/o sulle piattaforme specifiche di podcasting. Ed è finalizzato a intrattenere un pubblico-target in modo coerente con i valori e gli obiettivi del brand.”

Vantaggi dei Branded Podcast

Quali sono i vantaggi dei branded podcast?

Partiamo col dire che i podcast sono dei contenuti audio on demand che è possibile ascoltare su qualsiasi piattaforma dedicata. Pensi sia tutto qui?

Spoiler: no.

Ecco altri vantaggi:

  • intercettare l’ascoltatore in contesti in cui altri mezzi visivi non arrivano
  • non è vincolato da un palinsesto
  • la disponibilità temporale è illimitata
  • è possibile ascoltare tutto in differita, quando lo si desidera
  • i touchpoint online sono differenti: smartphone, smart TV, smart speaker PC, tablet
  • tutti, da tutto il mondo possono ascoltare un podcast e l’audience è sempre più in crescita

Lunga vita ai podcast!

A cosa servono i Branded Podcast?

Il criterio alla base dei podcast è quello di veicolare un contenuto autentico e interessante per il pubblico di riferimento.

Quali sono le finalità?

Le finalità possono essere racchiuse in tre macro aree e hanno a che fare con tre obiettivi finali che l’audience ricerca nell’ascoltare i podcast:

Formare

I podcast o branded podcast possono essere degli ottimi mezzi per imparare qualsiasi cosa. Lingue straniere, anatomia umana, come diventare degli ottimi comunicatori… ce n’è per tutti!

Si tratta di un corso online ma formato audio che è possibile ascoltare ovunque e non è necessaria un’attenzione visiva! Un esempio può essere “BBC 6 minutes English”, un podcast che aiuta gli ascoltatori a familiarizzare giorno dopo giorno con la lingua inglese.

Informare

Un altro obiettivo è: informare.

Quanto è comodo e semplice, infilarsi le cuffiette o accedere a spotify dalla propria smart tv e ascoltare un podcast che ti aggiorna su tendenze o fatti di cronaca?

Nel frattempo puoi allenarti, cucinare o fare quello che desideri.

Pensi sia un sogno? Con spotify o qualsiasi piattaforma predisposta, è totalmente la realtà. Un esempio?

WILL, medium di informazione che raggiunge un target di riferimento perciso e interessato in relazione al campo tematico di interesse.

Chiunque, in realtà, può ascoltare questa tipologia di podcast, rimanendo sempre aggiornato in qualsiasi momento. Questa possibilità è data dalla semplicità con cui ogni argomento è spiegato.

Intrattenere

“Signori e signore, buonasera. Va in onda il programma Ma quanto è bello avere tutto a portata del proprio smartphone quando si è in auto, in palestra, in aereo, in treno e in qualsiasi altro luogo.”

Sì, il podcast può avere come finalità quella di intrattenere. Si tratta dell’utilizzo più popolare, in grado di intercettare un’audience più vasta. Un esempio? Muschio Selvaggio, in cui gli ospiti sono sempre differenti e al centro di ogni puntata vi è una sfera tematica di cui si discute.

Quali sono i format di un Branded Podcast?

Inizio col dire che il format è una struttura prestabilita e predefinita con regole e dinamiche replicabile e che identifica un prodotto medium. L’obiettivo è rendere il brand facilmente riconoscibile allo spettatore.

Tra i format più popolari ce ne sono 5 e ogni tipologia ha una modalità di narrazione propria:

Intervista

Due o più persone intrattengono l’audience con un intervista ad un personaggio noto o meno, andando a focalizzare l’attenzione su un tema caldo o coerente con la Brand Identity del brand di riferimento.

Un esempio? Dai, facciamo due: Muschio Selvaggio o Cachemire Podcast.

Conversazione

Il fine di tale format è quello di intrattenere. Le voci narranti conversano su un tema prestabilito con l’obiettivo di spiegare o offrire punti di riflessione alla community di ascoltatori.

Storytelling

Lo storytelling è il format più popolare, nonché il genere narrativo che rappresenta la categoria maggiormente esplicativa in termini di punti di forza del podcast come medium.

Si basa sulla narrazione di storie reali che appassionano da tempo gli ascoltatori, in cui si rincorrono eventi cronologici realmente accaduti.

Scripted

Lo scripted o scenaggiato è, al contrario, un formato narrativo in cui chi racconta parla di vicende che non sono realmente accadute.

Documentario

Il documentario o documentary è il format ideale per chi ama approfondire le proprie conoscenze rispetto ad inchieste o a curiosità generali su tematiche più disparate. Un esempio è Limoni de L’Internazionale.

Explainer

Già dal termine, si comprende che la finalità è spiegare.

Ma cosa? Uno o più concetti. Rispetto agli altri format, in questo caso, anche una sola voce offre agli ascoltatori i concetti alla base di uno specifico argomento.

Le fasi di realizzazione di un Branded Podcast

Ora che sai dei format, le funzioni, i vantaggi… ti starai chiedendo, ma come si realizza un Branded Podcast?

Nessun problema, realizzare un podcast non è semplice, ma neanche impossibile.

Devi sapere che un branded podcast di successo non è solo un contenuto a disposizione di uno specifico brand, ma è anche un prodotto creativo, autentico e in grado di intrattenere il pubblico.

Un prodotto audio di valore per gli ascoltatori deve seguire anche alcune regole burocratiche legati ai diritti, ai costi e ad altre prassi relative alla disponibilità di uno studio di registrazione e alla selezione di voci narranti efficaci e gradevoli all’ascolto.

Quindi, cosa devi sapere per realizzare un Branded Podcast?

podcast spotify

Ecco gli step da seguire:

Brief

Si tratta di un documento realizzato insieme al brand, nel quale evidenziati i valori e i punti di forza dell’azienda in questione. Il motivo è semplice, sono gli elementi fondamentali che si vogliono trasmettere mediante il podcast. Poi, si discute rispetto al budget e i risultati che si desidera ottenere.

Setup

Pianificazione di una strategia di produzione e una di promozione del progetto audio, valutando i diritti di utilizzo dei contenuti audio e di testo e definendo poi i KPI del progetto (obiettivi da raggiungere).

Proposte

Arrivati a questa fase, vi è la proposta di idee creative da parte dei produttori e specializzati nel settore. L’azienda specializzata nella produzione di podcast propone diverse opzioni coerenti con il messaggio e gli obiettivi prestabiliti del branded podcast.

Stesura del testo

Deciso il tema e l’argomento specifico, è giunto il momento di scrivere il testo. La fase di editing del testo racchiude più fasi al suo interno: dalla stesura della bozza sino ad arrivare al canovaccio definitivo per il podcast.

Registrazione

Abbiamo il testo, ma non vi sembra manchi qualcosa? Eh già, mancano le voci narranti! Deciso l’argomento, scelte le storie da raccontare e la voce narrante, non resta che passare alla parte di comunicazione del podcast sulle varie piattaforme.

Promozione

Il podcast è pronto e si procede al lancio della comunicazione online. La distribuzione sulle varie piattaforme d’ascolto è uno step molto importante. Si tratta di un’opportunità per posizionare il brand su piattaforme note come Spotify o Apple Podcast, che fungono da vere e proprie vetrine d’esposizione per raggiungere il target di riferimento.

Perché un Branded Podcast è importante per la tua azienda

Abbiamo scoperto insieme cos’è un Branded Podcast, i vantaggi, i format, come si realizza e come promuoverlo.

Ma, perché è importante per la tua azienda?

Basti pensare che, posizionando il tuo brand su Spotify, raggiungerai dei target già presenti sulla piattaforma.

Non solo, è un ottimo modo per comunicare il tuo brand in maniera differente dallo standard esplorando territori sconosciuti alla semplice comunicazione offline.

E quindi, cavalcando l’onda dei podcast, preparati ad appassionarti a nuovi format di intrattenimento come storie autobiografiche o interviste. O semplicemente, contattaci per sapere come realizzare un podcast per la tua azienda!

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Quella volta che Freddie Mercury diede lezioni di Marketing

Il Marketing: dal Vangelo secondo Ray Kroc ad oggi

Si Ray è sicuramente perseveranza, ma probabilmente un ruolo fondamentale gioca una vincente strategia di marketing!

Nell’immaginario collettivo McDonald rappresenta uno dei pilastri fondamentali che ha rivoluzionato totalmente il modo di fare marketing.

La strategia iniziale era ovviamente molto diversa da quella attualmente in uso, infatti in origine McDonald puntava sulla standardizzazione in chiave globale e la riproducibilità dei prodotti, ovunque e nel medesimo modo. 

Oggi la comunicazione, le strategie, i prodotti e addirittura i packaging si intrecciano molto più a fondo con le differenti culture. 

Insomma, i tempi cambiano, le esigenze pure ed è solo con flessibilità e spinta al cambiamento unita alla reazione forte alle critiche e agli attacchi, che il marketing di McDonald’s funziona ancora oggi!

Ma lasciamo un attimo da parte gli happy meal (Hamburger, Cheeseburger o Chicken McNuggets che siano) e torniamo a focalizzarci sul concetto di marketing.

Il marketing è una disciplina “Human centric” che si basa sullo studio dei consumatori in quanto Persone, per tale obiettivo è importante attingere dalla psicologia, dalla sociologia e dall’antropologia; inoltre occorre allenare l’empatia e la capacità di osservazione.

Se pensate ancora che il marketing non riguardi letteralmente qualsiasi cosa voi incontriate, facciate, leggiate o ascoltiate nella vostra vita, beh vi sbagliate di grosso!

Qualcuno potrebbe addirittura avere il coraggio di affermare che l’arte sia fuori da queste dinamiche, che sia pura e non scalfita da mere strategie di vendita e diffusione… Coff! Coff! 

Non vorrei mai infrangere i vostri sogni, ma è ora di scendere dalla torre d’avorio. 

L’arte, in tutte le sue forme, proprio per la sua natura rivoluzionaria, libera e prorompente è il mezzo più efficace per cambiare e influenzare le abitudini collettive!

Ti vedo, vuoi un esempio pratico! Don’t worry! Ecco a te!

The Queen of Marketing

Non devo spiegarti che sia Freddie Mercury? Ecco lui era un genio del marketing!

Ancora scettico? 

Dunque, Molte aziende, nel corso degli anni, hanno dimostrato quanto, un logo d’impatto, possa risultare fondamentale per riscuotere successo sul mercato.

I Queen irruppero prepotentemente nell’immaginario collettivo, attraverso un nome altisonante e, decisamente, memorabile.

Breve, facile da pronunciare e memorizzare, impattante ed evocativo come pochi.

Grazie a Freddie Mercury, con l’evolversi dello stile musicale e l’affermazione via via più forte della loro identità artistica, cambiò anche il codice vestiario del gruppo. In questo modo, i Queen, divennero un’icona di stile, rivelando, questa, come una delle scelte di marketing più importanti fatte dal gruppo.

i Queen vengono riconosciuti come icone di stile e, le magnifiche pose e gran parte degli outfit proposti dal leader della band sul palco continuano a rimanere impressi nella mente delle persone, oltre a costituire sempre una validissima scelta nei travestimenti per Halloween e co.

I Queen furono tra i primi a dare la meritata importanza ai videoclip per promuovere la propria musica. Le scelte fatte dalla band in quest’ambito hanno dell’iconico. Il video di Bohemian Rhapsody ne è un esempio lampante che, ad oggi, viene ricordato come uno dei video ufficiali più evocativi nella storia della musica moderna; venendo riconosciuto come apri pista per i videoclip sopraggiunti anni dopo.

In ultimo il biopic campione d’incassi,  Bohemian Rhapsody!

Ti ho convinto? 

Se dopo aver letto questo articolo anche tu inizierai a ricercare strategie di marketing in ogni cosa, sei sulla strada giusta, ma ricorda le 4 regole fondamentali per riconoscere e costruire un piano marketing efficace:

Fase 1. Analisi e ricerca

raccolta e analisi dei dati

Come prima cosa bisogna comprendere lo scenario in cui si opera e raccogliere tutti gli elementi che possono aiutarci a prevedere gli scenari futuri.

Quanto più riusciamo a ridurre l’incertezza connaturata al mercato in cui operiamo, tanto più efficace risulterà il nostro piano di marketing. E in che modo lo si può fare?

Uno strumento datato ma sempre valido è l’analisi SWOT, dove sono sintetizzati punti di forza, punti di debolezza, minacce e opportunità dell’oggetto del nostro piano di marketing. Oppure l’analisi dei competitor che ci aiuta a capire in quale direzione si stanno muovendo i nostri concorrenti e quali strade possiamo battere per differenziarci da loro.

Fase 2. Strategia

marketing strategico e operativo

Per dare piena efficacia alla nostra attività di pianificazione, dobbiamo organizzare gli obiettivi gerarchicamente, per ordine di priorità, ed essere espressi in termini quantitativi. 

Dovranno anche, e soprattutto, essere realistici e raggiungibili. In una parola sola, dovranno essere SMART.

Questa fase è anche nota come “definizione del marketing mix”, ed è l’ultima che precede quelle di stampo più operativo.

Il primo a teorizzare le leve, o gli strumenti operativi, a disposizione dell’azienda per il conseguimento dei propri obiettivi di marketing è stato Jerome McCarthy, con le sue 4 P del marketing mix: Product, Price, Promotion e Place

Per il momento, ciò che ci interessa sapere è che in questa fase si definiscono punti cruciali lato marketing come il prezzo, la distribuzione, eventuali promozioni e pubblicità, e gli elementi distintivi della comunicazione come identità visiva, linguaggio e tono di voce.

Ed è sempre in questa fase che si comincia anche a parlare di numeri, con la ripartizione dei budget e delle risorse assegnate a ciascuna delle attività pianificate.

Fase 3. Azione

strategie marketing instagram

Definiti gli obiettivi, gli strumenti e i tratti distintivi della nostra campagna non resta che partire. Questa è la fase delle azioni vere e proprie, da lanciare non prima di aver stabilito tempistiche e personale responsabile per ciascuna attività.

Fase 4. Controllo

In contemporanea con il lancio delle attività inizia anche il monitoraggio, che è bene protrarre anche dopo la conclusione della campagna per tenere traccia di eventuali evoluzioni nel lungo periodo. Rispetto a qualche anno fa, la mole di informazioni messa a nostra disposizione dai nuovi strumenti digital fa sì che il monitoraggio avvenga su tempi estremamente ridotti, quasi in real-time.

strategie marketing

È importante che nel piano di marketing siano individuati con precisione i KPI (Key Performance Indicators) che saranno utilizzati per valutare gli effetti delle azioni di marketing, al fine di giungere a una valutazione dell’investimento quanto più precisa e puntuale possibile.

Ci sono tantissimi argomenti da approfondire, lo faremo nei prossimi articoli!

Ecco cosa abbiamo scritto sui Branded Podcast.

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